mercoledì, novembre 11, 2009

La Danza degli Spettri




Dopo l’uccisione di Cavallo Pazzo e il ritorno forzato di Toro Seduto con la sua tribù nella riserva di Standing Rock, la civiltà bianca e religiosa ora li costringeva ad una grande trasformazione del loro stile di vita, da grandi cacciatori e grandi guerrieri a essere solo dei poveri contadini. Questi uomini, la grande Nazione non esisteva più, non aveva più nulla, solo miseria e fame.

La civiltà dei bianchi, oltre ad aver sconfitto il popolo rosso, era riuscita a mettere indiano contro indiano attraverso trattati mai rispettati e a gelosie interne e le Agenzie ne erano l’esempio lampante. Lo stesso Toro Seduto con amarezza constatava:

“ Il solo indiano rimasto sono io.”

Fu il 1° gennaio del 1889 durante un eclisse “ in cui il sole morì”, che un giovane stregone Paiute della riserva di Pyramid Lake nel Nevada Occidentale, che si chiamava Wo-vo-Ka, dichiarò di essere stato in sogno dal Grande Spirito e che il Grande Spirito gli avrebbe detto:

“ Tornerà un nuovo Messia sulla terra non sarà bianco perché i bianchi lo hanno rinnegato e ucciso, ma sarà indiano.”


Il nuovo Messia sarebbe arrivato dall’Ovest con tutte le Nazioni degli Indiani morti, con bisonti e cavalli e vivi e morti si sarebbero riuniti per dare vita ad un nuovo mondo.

Inoltre il Grande Spirito gli aveva dato ordine di insegnare agli indiani di amarsi l’uno con l’altro e a celebrare la Gost Danze, cioè la danza degli spettri.

L’annuncio di Wo-vo-ka non ebbero grande presa nei Paiute, ma si diffuse a macchia d’olio nelle Praterie. Impressionò i Sioux, i Cheyenne, i Kiowa e gli Arapaho. Furono mandati degli emissari, tra cui due grandi capi dei Sioux, Short Bull e Kicking Bear ad incontrare Wo-vo-ka. Furono propri gli emissari ad insegnare agli indiani la danza degli spettri, la nuova religione e spiritualità. Kicking Bear dichiarò di essere stato in cielo dal Grande Spirito che gli aveva detto:

“ Io coprirò la terra con un nuovo sole, sotto il quale tutti i bianchi verranno sepolti. La rivestirò di un’erba dolce, di acque limpide e di alberi; mandrie di bisonti e di cavalli la percorreranno…Mentre rinnoverò il mondo, i miei figli rossi che danzeranno e pregheranno verranno chiamati tra gli spiriti…Essi non hanno nulla da temere dai bianchi, poiché farò sì che la loro polvere non si accenda…E se un uomo rosso muore per mano di un bianco, egli sarà accolto nel regno degli spiriti e ritornerà la primavera seguente…”.

Durante la danza la gente cadeva in trance e vedeva i propri familiari defunti. Per gli indiani ogni preghiera che otteneva risultati spirituali era una buona preghiera e quindi sia i più scettici che coloro che non credevano al potere della nuova religione provavano almeno una volta a danzare.

Lo stesso Toro seduto disse:

“ E’ impossibile che un morto torni a vivere,”

ma lasciò libera la sua tribù di parteciparvi ed anche lui stesso vi partecipò piangendo sua figlia morta.

Tutti, e ovunque, gli indiani incominciarono a danzare e ad amarsi.

La particolarità dei danzatori era quella di indossare indumenti sacri ( chiamati dai bianchi – casacche degli spettri -) che erano dipinti con raffigurazioni del sole, della luna, delle stelle, dell’aquila, della gazza e del bisonte, ma soprattutto erano a prova di proiettile. La danza degli spettri era una variante della danza del sole. Dopo essersi purificati nelle capanne sudatorie, uomini e donne si tenevano per mano e si disponevano in uno o più ampi cerchi che ruotavano intorno all’albero sacro, allargandosi e stringendosi a seconda che i danzatori si allontanavano o si avvicinavano al centro. Veniva eseguita di notte e le forme ricoperte dai drappi bianchi alla luce del fuoco acceso prendevano l’aspetto di fantasmi. Una volta terminata la danza tutti fumavano la grande pipa e ascoltavano le parole dell’uomo medicina.

La danza degli spettri ebbe l’onore di ridare un po’ di dignità a quel popolo che aveva perso tutto, dapprima la stampa, poi il governo, le agenzie indiane e infine anche l’esercitò, pensarono che gli indiani si preparavano ad una nuova guerra, ipotesi assolutamente non vera.

La danza degli spettri da lì a pochi mesi si sarebbe esaurita da sola. Era una danza innocua, pacifica.

Il popolo rosso, gli indiani sapevano benissimo che la grande Nazione non esisteva più, non avevano più nulla, erano di un’inferiorità numerica spaventosa e non avevano nessun desiderio di scatenare una guerra.

I bianchi invece la presero subito a pretesto e ignobilmente vollero dapprima imprigionare Toro Seduto con l’aiuto di Pecos Bill ma non riuscendovi lo fecero uccidere dagli uomini dell’agenzia. Dopo alcuni giorni ci fu il massacro di Wounded Knee, dove vennero trucidati e uccisi donne, anziani e bambini.

Con l’appoggio della chiesa le cerimonie e tutte le danze del popolo rosso furono proibite.

I bambini vennero sradicati e portati via con la forza ai genitori e messi in squallidi collegi religiosi dei bianchi, dove gli veniva proibito di parlare la loro lingua, dove venivano seviziati, maltrattati, offesi, umiliati, fatti morire di fame e stenti e soprattutto insegnandoli a vergognarsi di essere nati indiani.

Tutto questo avveniva con la benedizione del governo americano e della chiesa cristiana.


( Alcuni studiosi, ci dicono che la danza degli spettri o qualcosa di simile veniva praticata in alcune tribù Apache, già prima di quel famoso 1° gennaio 1889 ).

Fonte: Jean Pictet – la grande storia degli indiani d’america – Edizioni Mondatori.

Stanley Vestal – Toro Seduto – Edizioni Mursia.

2 commenti:

Omar (alias Biberon) ha detto...

Io avrei voluto nascere indiano: spirito libero, in piena simbiosi e rispetto della natura. Tutte cose che noi uomini "civili" abbiamo per la gran parte perso... in nome di che cosa? Potere, apparenza, tecnologia utilizzata spesso per biechi scopi... ahimè...

Druido Lòmion Aldaron ha detto...

In effetti i nativi americani riscuotono sempre grande fascino e approvazione.. almeno ai nostri giorni.. perche solo fino a poche decine di anni fa, nel loro continente, sono continuate le stragi, gli abusi, le ritorsioni e le inaudite ingiustizie nei loro confronti..