lunedì, novembre 02, 2009

La Casta dei Druidi


I detentori del segreto

Il positivismo del XIX secolo ha avuto il torto di prendere alla lettera le storie celtiche […]
Se i druidi, che furono gli ispiratori e gli ordinatori di questa religione, avessero lasciato dietro di sé dei testi in cui fossero stati raccolti i loro insegnamenti, non dovremmo oggi essere costretti a fare tante ipotesi.
Le notizie che abbiamo sui druidi differiscono a seconda degli autori e delle epoche […] i Vates, specializzati in sociologia, in storia e in scienze naturali […] i Bardes, sorta di poeti-cantastorie […] in un’epoca in cui non esistevano i giornali, gli avvenimenti erano divulgati da interminabili cantilene […]

Seminari agresti

La parola druido significa “molto saggio”.
[…] Non abbiamo nessun testo che riassuma l’insegnamento dei druidi, ma sappiamo che, senza essere esoterico o segreto, tuttavia esso era riservato agli allievi delle loro scuole, specie di seminari agresti, lontani dall’agitazione del mondo […]
Cathbad, il grande leggendario druido, aveva un centinaio di alunni, di cui “otto avevano assimilato la scienza druidica”, il che sta a testimoniare che la maggior parte preferiva allo studio i piaceri della caccia e dell’amore. In ogni caso essi avevano senz’altro imparato qualcosa da quella scuola.
[…] La visione della vita […] l’assenza di paura per la morte e dell’aldilà […] credenza radicata nell’immortalità dell’anima e nella possibilità per l’uomo di conoscere le forme di esistenza più diverse […] amore per la vita in tutte le sue manifestazioni […] apertura verso tutte le esperienze […] il senso dell’unità del cosmo […]

Roma condanna a morte i druidi

La legge Comelia, promulgata da Tiberio, puniva con la morte gli assassini, gli avvelenatori e i druidi.

Pretese magiche dei druidi

I druidi erano signori e sacerdoti del fuoco. […]
Il vento druidico era un’altra temibile arma. Mog Ruith se ne servì per annientare l’esercito nemico. “Cominciò a soffiare sulla collina: nessun guerriero del Nord poteva tenere alzate la sua tenda, tanto la tempesta era forte… Continuando a soffiare il vento sulla collina, Mog Ruith pronunciò le seguenti parole: “Io giro… io rigiro…”. La collina allora disparve, avviluppata dalle nuvole nere… La maggior parte dell’esercito fu presa dallo spavento sentendo le grida degli uomini, il tumulto dei cavalli e dei carri che risuonarono quando la collina fu colpita alla base. Una parte dell’esercito soccombette negli spasimi dell’agonia, l’altra piombò nello scoraggiamento e nella disperazione…”

[…] le parole pronunciate dal druido che promette il suo aiuto contro i demoni […] “ Io sarò la causa dei tre rovesci di fuoco che si abbatteranno sull’esercito […] Toglierò loro due terzi del loro valore, del loro coraggio e della loro forza. Legherò l’urina nel loro corpo e nel corpo dei loro cavalli. […]

Guerrieri e donne nude

Non è possibile concludere la trattazione circa la magia senza parlare del ruolo che giocò la nudità nel complesso dei mezzi d’influenza psichica.
[…] non sappiamo, però con certezza, se la nudità, che esprimeva le forze naturali, avesse un ruolo rituale nella religione celtica. Certo non lo aveva presso i druidi, che erano inseparabili dalle loro tuniche bianche e oro.

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