mercoledì, novembre 24, 2010

I folli commettono sempre follie


"Beh adesso veniamo alla tua malattia. Ogni essere umano è unico, con le proprie qualità, i propri istinti, le proprie forme di piacere, il proprio spirito d'avventura. Ma la società finisce per imporre una maniera collettiva di agire: nessuno si ferma mai a domandarsi perché sia necessario comportarsi in quel modo. Ci si limita all'accettazione. Nel corso della tua esistenza hai mai conosciuto qualcuno che si sia domandato perché le lancette dell'orologio si muovono in una direzione, e non in quella opposta?"

"No"
"Se qualcuno lo domandasse, probabilmente si sentirebbe rispondere 'ma tu sei matto!' Se insistesse nella domanda, dapprima le persone tenterebbero di trovare una ragione, poi cambierebbero argomento, perché nn può esistere alcun motivo oltre a quello che ti ho spiegato. Ora ripeti la tua domanda."
"Sono guarita?"
"No. Tu sei una persona diversa, che vuole essere uguale. E questo, dal mio punto di vista, è considerato una malattia grave."
"È grave essere diversi?"
"È grave sforzarsi di essere uguale. È grave voler essere uguale, perché questo significherebbe andare contro le leggi di Dio che, in tutti i boschi e le foreste del mondo, non ha creato una sola foglia identica a un'altra. Ma tu ritieni che l'essere diverso sia una follia, e perciò hai scelto di vivere a Villete. Perché qui, visto che tutti sono diversi, diventi uguale agli altri. Capito?"
Mari fecce un cenno con la testa.



"Non ti devi vergognare di essere amato. Ti chiedo soltanto di permettermi di amarti, di suonare ancora il pianoforte per te ancora una sera, se ne avrò le forze. In cambio, vorrei solo una cosa: se sentirai qualcuno dire che sto morendo corri all'infermeria dimodoché possa realizzare il mio desiderio".
Eduard rimase in silenzio per lungo tempo, e Veronika pensò che fosse sprofondato nel suo mondo, dal quale non sarebbe riemerso tanto presto. A un tratto guardando le montagne al di la dei muri di cinta di Villette, Eduard disse
"Se vuoi uscire ti accompagno. Dammi solo il tempo di prendere i vestiti e i soldi. Usciamo insieme!"
"Non durerà molto lo sai bene."
Eduard non rispose. Rientrò. Qualche momento dopo, tornò con gli abiti.
"Durerà un eternità, Veronika. Più di tutti i giorni e di tutte le notti che ho trascorso qui dentro, tentando di dimenticare le visioni del Paradiso. Le avevo quasi scordate ma sembra che adesso stiano tornando."
"Andiamo. I folli commettono sempre le follie."



(Brani tratti dal libro "Veronika decide di morire" di Paulo Coelho)


(nella foto Sarah Michelle Gellar nel film del 2009 tratto dal libro)

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