sabato, dicembre 03, 2011

Perdersi nel labirinto




E' la città sotterranea di Santarcangelo di Romagna, un mondo di grotte, nicchie e stanze, ricco di fascino e di mistero. Ma attenzione a non perdervi!


Santarcangelo di Romagna supera di poco i 20mila abitanti, si trova della provincia di Rimini, al confine con la provincia di Forlì-Cesena. Si estende sul Colle Giove ed è bagnata da due fiumi, l'Uso e il Marecchia. Dal XIII sec. il comune fu dominato dalla famiglia dei Conti Balacchi, per essere poi spodestata dai Malatesta durante i primi decenni del XV sec.

Questo piccolo comune nasconde una seconda città: essa si trova sottoterra ed è costituita da un labirinto di corridoi, stanze e nicchie, la cui origine è a tutt’oggi misteriosa. Dall’interno del Colle si diramano 153 ipogei artificiali, distribuiti su 3 livelli collegati tra loro tramite pozzi e scale, a cui si accede generalmente tramite case private.

Sono state censite due tipologie differenti: la prima consiste in corridoi di 1,20 metri di larghezza e 2 metri di altezza, con nicchie laterali a “pettine”, mentre la seconda racchiude stanze rettangolari o circolari e colonne a volta o a cupola. Sul loro utilizzo esistono varie ipotesi: secondo la prima queste sarebbero state impiegate come cantina per la conservazione di vini ed alimenti, ma secondo altre sarebbe stato riduttivo, per complessità e perfezione, un uso così limitato. Ed una tale perfezione architettonica, in forme e materiali, comproverebbe la teoria del loro utilizzo come luogo di culto.

Dopotutto, sempre in Italia, è accaduto in altri casi che monaci eremiti si siano rifugiati in clausura in grotte naturali o ipogei. Ed ecco che si suppone un uso delle gallerie come mitrei, templi dedicati al Dio Mitra, ideali per percorsi iniziatici e per rituali antichi di cui sono stati tramandati miti e leggende. O forse sono stat tenuti qui culti segreti massonici, teoria che spiegherebbe le nicchie spesso in numero dispari. E le considerazion in tal senso si sprecano: la grotta simbolo dell’utero materno, le gallerie che conducono alla luce come alla vita durante il parto, il colle Giove come pancione della Terra. Ed il suo labirinto rappresenta gli enigmi della vita, alla ricerca della conoscenza.

Le grotte più misteriose sono la Grotta Contradina, la Grotta Felici e la misteriosa Grotta delle Monache. L’unico ipogeo visitabile però è quello della Grotta Contradina, prenotando una visita tramite l’ufficio IAT, Pro Loco Santarcangelo. Per un viaggio nel passato e nei più affascinanti misteri d’Italia.




(da http://viaggi.libero.it/week-end)

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