mercoledì, dicembre 21, 2011

SONO ANDATO . . .


Sono andato
alla fine della terra
sono andato
alla fine delle acque,
sono andato
alla fine del cielo
sono andato
alla fine delle montagne:
non ho trovato nessuno
che non fosse mio amico.


(Navajo)

lunedì, dicembre 19, 2011

SOS EMERGENCY


Aiutaci a non smettere

Cari amici

SOS: a tutti coloro che apprezzano il lavoro e l’esistenza di EMERGENCY, a chi crede nell’eguaglianza in dignità e diritti di tutti gli esseri umani.

Il lavoro di EMERGENCY continua ad aumentare, perché sono in crescita costante le vittime della guerra e della povertà, e curarle è insieme il nostro dovere e il nostro ruolo.

In questo momento, le nostre risorse economiche non ci consentono più di farvi fronte. Abbiamo bisogno di molti soldi per tenere aperti i nostri ospedali, i centri chirurgici per le vittime di guerra, i centri ostetrici, pediatrici, di primo soccorso, di riabilitazione. E per mantenere in vita anche i poliambulatori specialistici gratuiti che EMERGENCY ha aperto in Italia negli ultimi anni.

Vi chiediamo aiuto affinché EMERGENCY, anche nella difficile situazione di oggi, possa continuare a esistere, perché non venga interrotto uno straordinario “esperimento umano” di cura e di cultura.

SOS EMERGENCY. Grazie di raccoglierlo.

Gino Strada
Fondatore di EMERGENCY


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oppure

CHIAMA IL NUMERO VERDE 800.394.394


domenica, dicembre 11, 2011

SENSAZIONE


I miei pensieri sono qualcosa che la mia anima teme.
Fremo per la mia allegria.
A volte mi sento invadere da
una vaga, fredda, triste, implacabile
quasi-concupiscente spiritualità.
Mi fa tutt'uno con l'erba.
La mia vita sottrae colore a tutti i fiori.
La brezza che sembra restia a passare
scrolla dalle mie ore rossi petali
e il mio cuore arde senza pioggia.
Poi Dio diventa un mio vizio
e i divini sentimenti un abbraccio
che annega i miei sensi nel suo vino
e non lascia contorni nei miei modi
di vedere Dio fiorire, crescere e splendere.
I miei pensieri e sentimenti si confondono e formano
una vaga e tiepida anima-unità.
Come il mare che prevede una tempesta,
un pigro dolore e un'inquietudine fanno di me
il mormorio di un incalzante stormo.
I miei inariditi pensieri si mescolano e occupano
le loro interpresenze, e usurpano
gli uni il posto degli altri. Non distinguo
nulla in me tranne l'impossibile
amalgama delle molte cose che sono.
Sono un bevitore dei miei pensieri
l'essenza dei miei sentimenti inonda la mia anima...
La mia volontà vi si impregna.
Poi la vita ferma un sogno e fa sfiorire
la bellezza nel dolore dei miei versi.



(Fernando Pessoa)

sabato, dicembre 03, 2011

Perdersi nel labirinto




E' la città sotterranea di Santarcangelo di Romagna, un mondo di grotte, nicchie e stanze, ricco di fascino e di mistero. Ma attenzione a non perdervi!


Santarcangelo di Romagna supera di poco i 20mila abitanti, si trova della provincia di Rimini, al confine con la provincia di Forlì-Cesena. Si estende sul Colle Giove ed è bagnata da due fiumi, l'Uso e il Marecchia. Dal XIII sec. il comune fu dominato dalla famiglia dei Conti Balacchi, per essere poi spodestata dai Malatesta durante i primi decenni del XV sec.

Questo piccolo comune nasconde una seconda città: essa si trova sottoterra ed è costituita da un labirinto di corridoi, stanze e nicchie, la cui origine è a tutt’oggi misteriosa. Dall’interno del Colle si diramano 153 ipogei artificiali, distribuiti su 3 livelli collegati tra loro tramite pozzi e scale, a cui si accede generalmente tramite case private.

Sono state censite due tipologie differenti: la prima consiste in corridoi di 1,20 metri di larghezza e 2 metri di altezza, con nicchie laterali a “pettine”, mentre la seconda racchiude stanze rettangolari o circolari e colonne a volta o a cupola. Sul loro utilizzo esistono varie ipotesi: secondo la prima queste sarebbero state impiegate come cantina per la conservazione di vini ed alimenti, ma secondo altre sarebbe stato riduttivo, per complessità e perfezione, un uso così limitato. Ed una tale perfezione architettonica, in forme e materiali, comproverebbe la teoria del loro utilizzo come luogo di culto.

Dopotutto, sempre in Italia, è accaduto in altri casi che monaci eremiti si siano rifugiati in clausura in grotte naturali o ipogei. Ed ecco che si suppone un uso delle gallerie come mitrei, templi dedicati al Dio Mitra, ideali per percorsi iniziatici e per rituali antichi di cui sono stati tramandati miti e leggende. O forse sono stat tenuti qui culti segreti massonici, teoria che spiegherebbe le nicchie spesso in numero dispari. E le considerazion in tal senso si sprecano: la grotta simbolo dell’utero materno, le gallerie che conducono alla luce come alla vita durante il parto, il colle Giove come pancione della Terra. Ed il suo labirinto rappresenta gli enigmi della vita, alla ricerca della conoscenza.

Le grotte più misteriose sono la Grotta Contradina, la Grotta Felici e la misteriosa Grotta delle Monache. L’unico ipogeo visitabile però è quello della Grotta Contradina, prenotando una visita tramite l’ufficio IAT, Pro Loco Santarcangelo. Per un viaggio nel passato e nei più affascinanti misteri d’Italia.




(da http://viaggi.libero.it/week-end)