lunedì, luglio 04, 2011

Il Labirinto più grande al mondo


Sta sorgendo a Fontanellato (Parma) il più grande labirinto del mondo, da un'idea di Franco Maria Ricci: un personaggio che per molti anni ha disegnato libri d'arte sofisticati e una rivista storica (la FMR). Ora, a 72 anni, ha deciso di dedicarsi a questa sua grande passione, ovvero realizzare quello che al termine dei lavori (previsto per il 2013) sarà il più grande labirinto del mondo, fatto di piante. Si cercherà di terminare i lavori nel 2013 in quanto in quell'anno cadrà il bicentenario della morte di Giambattista Bodoni, famoso incisore, tipografo e stampatore italiano morto a Parma il 29/11/1813.
Il labirinto ha sempre evocato grande fascino nei popoli e in ogni epoca: il labirinto è una struttura, solitamente di vaste dimensioni, costruita in modo tale che risulti difficile per chi vi entra trovare l'uscita (definizione di wikipedia). La memoria va subito al mitico labirinto di Cnosso, che secondo la mitologia greca fu fatto costruire dal Re Minosse sull'isola di Creta per racchiudervi il Minotauro (il mostro che era nato dall'unione tra sua moglie e un toro): il labirinto era stato costruito dalla mente geniale di Dedalo, assieme ad Icaro, ed era così intricato che loro stessi ne rimasero prigionieri al termine della costruzione (fu in questa occasione che Dedalo costruì delle ali che, appiccicandole alle spalle con della cera, permise loro di volare ed uscirne fuori). Il Minotauro (che divorava ogni anno sette bambini e sette bambine di Atene) fu poi ucciso da Teseo, il quale uscì dal labirinto grazie al filo che Arianna gli aveva dato e che aveva lasciato scorrere lungo il suo percorso.
Ma torniamo alla notizia, che ho trovato sull'inserto Il Venerdì del quotidiano la Repubblica del 04/06/2010 (articolo di Alessandro Gandolfi). Dunque il sig. Franco Maria Ricci vuole realizzare questo enorme labirinto vegetale: 8 ettari di superficie, un quadrato con lato di 300 metri, per un percorso totale al suo interno di ben 3 km costituito da “muri” vegetali di bambù alti ben 5 metri (sono state piantate 60.000 piante di bambù di 25 specie diverse provenienti dalla Liguria, dalla Francia e dalla Cina settentrionale)! Questo labirinto sarà l'attrazione principale di un parco culturale aperto al pubblico e guidato da una fondazione: ospiterà un museo, un ristorante, un'area per esposizioni temporanee e una libreria. All'uscita del labiritno ci sarà una cappella a forma di piramide perchè, come dice Ricci, è “simbolo della Trinità cattolica ma anche della massoneria, dei rivoluzionari, del laicismo e in generale del mistero”. L'idea di quest'opera gli è venuta perchè come dice lui stesso “Ho sempre pensato che un uomo a 65 anni dovrebbe smettere di fare ciò che ha fatto per una vita” ma anche, e soprattutto, per dare un segnale di contrasto alla crisi in cui versano i musei pubblici. Dice infatti: “Il visitatore oggi entra nei castelli, ammira le mostre tematiche, è attratto dalle collezioni private rese attraenti da una bella confezione. Ecco, il parco permetterà ai visitatori di trascorrere una domenica diversa, di godere delle opere d'arte ma anche di divertirsi”. Il labirinto è stato disegnato dallo stesso Ricci assieme all'architetto torinese Davide Dutto ed è stato ispirato da due mosaici romani, uno conservato al Kunsthistoriches Museum di Vienna ed uno al Museo del Bardo di Tunisi.
Molto tempo fa, Franco Maria Ricci parlò di questa sua idea con Jorge Luis Borges (grande scrittore e poeta argentino morto nel 1966), il quale gli disse: “Il tuo labirinto non sarà mai il più grande del mondo, il più grande è il deserto”.

(articolo tratto da http://90meteo.blogspot.com)

1 commento:

marcomarchi100 ha detto...

Complimenti bellissimo