lunedì, agosto 30, 2010

Altrove



Andiamo via, creatura mia,
Via verso l'Altrove.
Li ci sono giorni sempre miti
E campi sempre belli.
La luna che splende su chi
Là vaga contento e libero
Ha intessuto la sua luce con le tenebre
Dell'immortalità.
Li s'incominciano a vedere le cose,
Le favole narrate sono dolci come quelle non raccontate,
La le canzoni reali-sognate sono cantate
Da labbra che si possono contemplare.
Il tempo lì è un momento di allegria,
La vita una sete soddisfatta,
L'amore come quello di un bacio
Quando quel bacio è il primo.
Non abbiamo bisogno di una nave, creatura mia,
Ma delle nostre speranze finché saranno ancora belle,
Non di rematori, ma di sfrenate fantasie.

Oh, andiamo a cercar l'Altrove.



(Fernando Pessoa: Il violinista pazzo, 1917)

martedì, agosto 17, 2010

Scoperta una nuova Stonehenge, Un gigante di legno di 5000 anni

Sulla piana di Salisbury una struttura neolitica simile alla famosissima struttura in pietra

di Deborah Ameri

LONDRA (23 luglio) - Non è servito spostare neppure una zolla di terra. Gli archeologi moderni non assomigliano a Indiana Jones ed è bastato loro solamente un grosso radar, simile a un taglia-erba, per arrivare a una delle scoperte più eccitanti degli ultimi 50 anni: una nuova Stonehenge. A soli 900 metri dal sito di pietre neolitiche più famoso e misterioso al mondo, steso sulla piana di Salisbury, in Gran Bretagna, ricercatori delle università di Birmingham e dell’istituto Ludwig Boltzmann, in Austria, hanno individuato sotto terra un altro monumento cerimoniale, del tutto simile a quello di pietra, ma in legno.


Gli speciali macchinari della spedizione, dotati di radar in grado di penetrare gli strati di terreno, hanno delineato una fossa circolare con due aperture, le entrate, a nord-est e a sud ovest. All’interno, a una distanza regolare, si notano buche rotonde, di circa un metro di diametro, dove erano piantati enormi pali di legno. La struttura appartiene all’era neolitica come la Stonehenge originale ed è stata costruita circa 5.000 anni fa. «Si tratta di una scoperta eccezionale, che cambierà completamente la percezione del paesaggio che circonda Stonehenge - ha commentato entusiasta al Guardian il professor Vince Gaffney, dell’università di Birmingham, che ha guidato l’esplorazione - Questo è uno dei monumenti più studiati della terra, eppure c’è ancora parecchio da scoprire. Basti pensare che il 90% del terreno circostante non è mai stato scandagliato».


Il mistero delle pietre preistoriche ha affascinato gli archeologi per secoli. Secondo la teoria più accreditata il sito era usato come luogo funebre, per celebrare le esequie e sotterrare i morti. La fossa di legno, invece, sarebbe stata ad esclusivo appannaggio dei vivi. Anni fa nella zona sono stati scoperti altri circoli ornati con legno, il più famoso è Durrington Walls, a 13 chilometri dalle celebri pietre. Mike Parker Pearson, l’archeologo che da sempre se ne occupa, spiega che le strutture di legno erano in genere adibite a banchetti e festeggiamenti. Qualcuno degli studiosi, come la curatrice dell’English Heritage Amanda Chadburn, azzarda che proprio qui, nella fossa appena ritrovata, potrebbero essere stati celebrati i riti dei solstizi d’estate e d’inverno, che ancora oggi richiamano a Stonehenge centinaia di druidi moderni e curiosi.


Ma nonostante le tante scoperte eseguite recentemente (tra le quali la cava del Galles da cui provengono le pietre) Stonehenge rimane un muro impenetrabile di segreti ed enigmi irrisolti. Ancora non si sa, per esempio, chi costruì il cerchio magico. La tradizione che associa il luogo ai druidi, gli antichi sacerdoti celtici, è ormai stata demolita da parecchi studiosi. E anche sulla vera natura del sito gli esperti non concordano. Se la maggioranza sostiene che si tratti di una necropoli, altri vi riconoscono un luogo sacro al culto del sole e altri ancora, a causa della precisione matematica con la quale i megaliti sono stati disposti, un antico osservatorio astronomico.


(tratto da www.ilmessaggero.it)


martedì, agosto 10, 2010

Sapete che gli alberi parlano?



"Che cos'è la vita? Lo sfavillare di una lucciola nella notte. Il respiro sbuffante di un bisonte nell'inverno. La breve ombra che scorre sopra l'erba e si perde dentro il sole".
Piede di Corvo

"Lungo il cammino della vostra vita fate in modo di non privare gli altri della felicità. Evitate di dare dispiaceri ai vostri simili, ma al contrario vedete di procurare loro ogni gioia che potete".
Proverbio Sioux

"La primavera è tornata, il sole ha abbracciato la terra. Presto vedremo i figli del loro amore. Ogni seme, ogni animale si è svegliato. Anche noi siamo stati generati da questa grande forza. Per questo crediamo che anche gli altri uomini e i nostri fratelli animali abbiano il nostro stesso diritto a vivere su questa terra".
Toro Seduto

"Sapete che gli alberi parlano? Essi lo fanno! Parlano tra di loro e loro vi parleranno se solo voi li ascoltate. Il guaio dei bianchi è che loro non ascoltano! E così non hanno mai ascoltato gli indiani come non ascoltano le altre voci della natura. Ma vi assicuro, gli alberi mi hanno insegnato molto: sul tempo, sugli animali", sul Grande Spirito".
Tatanga Mani Assiniboine

"Non lasciamo che i nostri ideali ci rendano soddisfatti di noi stessi. Ognuno di noi, in scala più o meno grande contribuisce allo sfruttamento e alla distruzione della terra, allo spreco e all'inquinamento. Abbiamo semplicemente la possibilità di camminare più vicino alla Buona Strada. Non di colpo, ma tappa per tappa in questa direzione, finché non riusciamo a tornare su questo sentiero. Per coloro che sanno ascoltare, le voci parlano ancora".
Saupaquant Wampanoag

"Ovunque tra il nostro popolo si pensa che il Creatore e tutta la Creazione sono un vasto e santo mistero: ma questo mistero può parlare ai nostri cuori se noi siamo preparati e se ascoltiamo".
Saupaquant Wampanoag

"Attendetevi che i fiumi scorrano all'incontrario allo stesso modo che ogni uomo nato libero sia contento d' essere rinchiuso entro limiti precisi senza la libertà di andare dove vuole".
Capo Giuseppe

"L'uomo talvolta crede di essere stato creato per dominare, per dirigere. Ma si sbaglia. Egli è solamente parte del tutto. La sua funzione non è quella di sfruttare, bensì è quella di sorvegliare, di essere un amministratore. L'uomo non ha ne potere, ne privilegi. Ha solamente responsabilità".
Orens Lyons, Onondaga

martedì, agosto 03, 2010

Emergency riapre l'ospedale di Lashkar-gah



Cari amici,

siamo molto felici di annunciarvi che giovedì 29 luglio abbiamo riaperto il Centro chirurgico di Lashkar-Gah.
Un giornalista ci ha chiesto "Perché?". Ma la risposta la sapete già: perché è il nostro lavoro, perché quell'ospedale serve, perché è l'unica struttura gratuita nella regione, perché quell'area è teatro di una guerra sempre più violenta, perché i 70 letti delle corsie - da quando è stato aperto e fino al giorno della sua forzata chiusura il 10 aprile scorso - sono sempre stati pieni. Perché la popolazione ne ha bisogno: e noi non abbiamo bisogno di altri perché.

Ancora grazie per il vostro sostegno.
A presto,

Cecilia Strada
Presidente di Emergency

lunedì, agosto 02, 2010

Rivolta in Amazzonia: gli indios sequestrano cento operai



Occupata la centrale idroelettrica di Aripuanà, nel Mato Grosso

Gli indigeni chiedono un indennizzo per i danni e l’impatto sulla loro vita causati dalla deviazione dei fiumi

SAN PAOLO - Si sono dipinti con i colori di guerra e l'hanno iniziata. Nell'Amazzonia brasiliana è scoppiata l'ennesima rivolta di indios che vogliono difendere il loro territorio. Centinaia di indigeni hanno occupato, armati di archi e mazze, la centrale idroelettrica di Aripuanà, nel Mato Grosso, e hanno preso in ostaggio oltre cento operai.

INDENNIZZO PER LA DEVIAZIONE DEI FIUMI - Gli indigeni, che appartengono a sei etnie locali, chiedono un indennizzo per i danni e l'impatto sulla loro vita causati dalla deviazione dei fiumi della regione per costruire la centrale di Dardanelos. Una delle principali recriminazioni degli indios è che il bacino formato dalla diga sommergerà un grande cimitero tradizionale. Secondo le testimonianze raccolte dalla tv brasiliana, circa 250 indios armati e dipinti con i colori di guerra sarebbero penetrati nel cantiere di Dardanelos, minacciando i dipendenti. Cinque dirigenti sono stati rilasciati, ma gli operai del cantiere sono stati tenuti in ostaggio in attesa che inizino le trattative con l'impresa responsabile per la costruzione, iniziata tre anni fa. Il Funai, l'ente statale incaricato della protezione degli indios, farà da intermediario tra i contendenti.

26 luglio 2010(ultima modifica: 27 luglio 2010)


(da www.corriere.it/esteri)